Le libertà delle donne sono valori non negoziabili
Quello che è successo a Colonia e in altre città
europee, a Capodanno, è una faccenda molto più larga, universale e decisiva di
quanto non sia quella notte infame di palpeggiamenti e violenze che ha fatto
indignare mezzo mondo. Quello che è successo a Colonia è stato un atto di
sopraffazione culturale, non si è trattato di semplice bestialità.
Colonia però ci indica due errori da evitare: da
un lato non si possono negare le insidie del multiculturalismo e il problema di
certi ambienti culturali verso la libertà delle donne e delle minoranze,
dall'altro la violenza maschile non può essere problematizzata come fatto
essenzialmente culturale che riguarda solo gli islamici. Occorre ribellarsi
all'inciviltà in maniera aperta coinvolgendo tutti, a partire dalla comunità di
migranti. Ma soprattutto è importante coinvolgere in questo discorso tutti i
maschi perché i diritti e le libertà delle donne sono valori non
negoziabili. E ricordate che non c’è antirazzismo vero che non sia anche
antisessista. Ma è compito della politica, dal livello locale a quello
nazionale e sovranazionale, garantire la sicurezza, i diritti, la libertà di
tutte e di tutti. E questo significa anche fare del rispetto delle donne il
principio cardine delle politiche di integrazione di migranti e rifugiati.
Questo non implica né venir meno al dovere di accoglienza che abbiamo nei
confronti di chi fugge da guerre e persecuzioni, né chiudere le porte a
categorie di persone come i richiedenti asilo musulmani o i maschi soli.
Servono serie politiche pubbliche: certezza del
diritto e fermezza nel sanzionare violenze e discriminazioni di genere. Serve
costruire veri percorsi di accoglienza in cui non si producano
sacche di esclusione sociale e risentimento, ma per fare questo necessitano
conoscenza, educazione e sensibilizzazione di tutti al rispetto delle donne e
della loro libertà e autonomia, perché, ricordate bene, integrazione –
per uomini e donne – non significa solo imparare la lingua, trovare una casa o
un lavoro.
Le culture contengono al loro interno una
pluralità di voci e di forze che producono conflitti e trasformazioni. Quando
sentiamo dire che la cultura degli immigrati non è compatibile con la nostra,
dobbiamo ricordare che dietro le conquiste delle donne europee ci sono anni di
lotta contro la cultura patriarcale. È essenziale allora tenere alta la guardia
e usare intransigenza verso quelli che non esito a definire come atti di
disprezzo verso la cultura di libertà e eguaglianza per cui generazioni di
donne e uomini occidentali hanno lottato. Ma dobbiamo anche prestare attenzione
a ciò che sta accadendo oggi nel mondo, favorire alleanze efficaci per i
diritti e l’eguaglianza di genere tra donne europee, donne migranti, donne che
in tutto il mondo stanno conducendo queste battaglie perché è dal riconoscimento
della libertà delle donne che si misura la qualità delle nostre democrazie e su
questo non ci sono mediazioni possibili.
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