La lettera d'amore di un detenuto alla sua Tania

Questa lettera, pubblicata su Il Cittadino di Monza, è stata scritta da Marco, attualmente recluso nel carcere monzese di Sanquirico. Marco ha voluto raggiungere la sua compagna per  farle sapere quanto la ama e quanto sia dispiaciuto per tutto quello che è successo.



""Ciao Tania,
ti scrivo perchè volevo ricordare l'inizio del nostro amore, un amore stupendo e fantastico.
Ricordo quella prima sera che sono venuto  a mangiare dove lavoravi. I tuoi occhioni neri parlavano anche senza che aprivi bocca, in quegli occhi leggevo sofferenza ma anche tanta sensibilità, per me eri stupenda. Io facevo l'operatore in comunità, ogni volta che uscivo in permesso venivo da te a mangiare, ma solo perchè c'eri tu, avevi catturato i miei pensieri e la mia anima ma soprattutto il mio cuore. Per tanto tempo ho provato ad  avvicinarmi a te ma tu mi respingevi sempre, sentivo a pelle la tua stessa voglia di conoscermi ma capivo che il fallimento del tuo matrimonio ti bloccava, stavi soffrendo,  e io ho voluto rispettare la tua sofferenza, mi sono seduto nella speranza di una tua chiamata futura e dopo due  mesi quella famosa chiamata che tanto aspettavo e desideravo da quegli occhioni neri che mi avevano stregato è arrivata. Tutto è iniziato a sbocciare come un fiore, una storia bellissima, io finivo un percorso comunitario, ero un operatore, ricordo che ogni 15 giorni venivo a casa un week end. Dopo la terza volta che venivo a casa frequentandoti , avresti dovuto venirmi a prendere Tu a Maiano, dove lavoravo,  mi chiedevo a che ora saresti arrivata e, sapendo che dovevi dirmi una cosa, ero in ansia, avrei tanto voluto sapere cosa avevi da  dirmi. La mattina arrivasti a prendermi,  come caricai la borsa in macchina scoprii finalmente cosa avevi da dirmi, "amore sono incinta" mi dissi,  ero l'uomo più felice del mondo, mi sentivo un uomo pieno di orgoglio, e soprattutto ero insieme ad una donna che mi aveva rubato il cuore. Ero innamorato come con mai nessuna donna mi era capitato in vita mia! Abbiamo creato una famiglia stupenda,   con il piccolo Christian,  che era il tuo bimbo ma che da subito era diventato anche il mio, lo amai da subito, come lo presi in braccio,  era così piccino e tenero , un bellissimo bimbo. Avevamo purtroppo perso un bimbo nostro ma avevamo Christian ad aiutarci a superare il dolore. Ma il destino a volte decide per tutti, come ha fatto con noi, abbiamo fatto tanti sbagli insieme, io i miei, tu i tuoi, anche tu  devi guardarli e cercare di capire gli errori, solo così si può andare avanti per una strada più giusta. Io sono stato sicuramente la causa maggiore, ho smesso una terapia non avrei dovuto assolutamente farlo, da qui è iniziata la causa della rottura del nostro rapporto. Un altro errore che ancor oggi mi preme sul cuore come un mattone, è stato il mio modo di cercare di educare Christian, forse il mio passato e la mia infanzia mi hanno portato ad una educazione rigida nei suoi confronti, e questo non me lo perdonerò mai, dovevo solo coccolarlo baciarlo e fargli capire le cose con l'amore e con la serenità, ma non è stato così,  non c'è giorno che non piango per questo, il mio bambino così tenero mi manca da morire. Questo posto, pur essendo nel fondo più basso e cupo che ci sia sulla terra, mi sta facendo pensare, riflettere  con tanta sincerità e consapevolezza che i miei sbagli sono costati cari,  so che anche volendo recuperare gli errori fatti non sarà facile, la vedo molto dura, quasi impossibile. Sicuramente dipende molto da cosa pensate tu e Christian, io sono pronto a riprovare,  tu che ne pensi occhioni neri? dicono che volere è potere, me la vuoi dare una seconda possibilità? Da oggi voglio pensare a me, al mio bene, alla mia serenità interiore, ma soprattutto ad affrontare le situazioni da uomo con orgoglio e superare le difficoltà, questo voglio. Vorrei tanto che in questo mio percorso tu e Christian siate con me in questo mio cammino di ricerca  dei valori sani. Ricordi Benigni in quello spezzone che guardammo su you-tube, quello  che parla della felicità,  ecco io ora butterò tutto all'aria dentro di me, lui dice che la felicità è una dote che ci regalano alla nascita , ma è così importante che la nascondiamo talmente  bene che poi non ci ricordiamo dove l'abbiamo nascosta,  "ma c'è". Un pò come il cane quando nasconde l'osso, lo nasconde così bene che poi per  trovarlo ci mette una vita. Io voglio essere felice! Solo quando un sole splende può illuminare tutto ciò che lo circonda,  e io devo tornare a splendere per dare luce a chi mi sta vicino. Ho molte colpe sulla fine del  nostro rapporto, non sono stato capace dei piccoli gesti, quelli necessari per rimanere vicini, quelli che tengono uniti gli amori,   quel fiore o quel un pupazzo con scritto ti amo, ma al momento giusto, quando io l'ho fatto ormai non serviva più. So di avere anche dei pregi, sono  sincero con me stesso,  dicono che ammettendo i propri errori  si risolve  il 50% del problema,  io sono ripartito da qui, con l'ammissione dei miei errori. Ora vi lascio con un forte abbraccio, vi amo e vi voglio bene,  qualunque sia  il nostro destino rimarrete per sempre nel mio cuore.
Ciao un bacione Marco""
 
Dalla redazione Oltre i confini del carcere di Monza

 

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