Tempi funesti- Barcellona, agosto 2017







Questo nostro tempo non è la pace
non è il tempo prima del tempo, non è l’età dell’oro.
Questo nostro tempo è il tempo di Crono 
dove gli uomini parlano di morte.


A Mecone gli dei e gli uomini non vivono più insieme
è il primo atto della tragedia che porta alla guerra di Troia
siamo in mezzo al mare con la nostra flottiglia
e la tempesta non si quieta.

Essere nel mondo significava vivere alla luce del sole
al riparo dal male.
La nube a Barcellona era sospesa, minacciosa
non li ha avvisati
e così sono caduti, colpiti senza pietà.

Oggi non restano che rovine fumanti
perfino la luna non si mostra in cielo
tutto intorno è il buio più nero.

Sono rimasti lì
su quel lembo di terra catalana
senza aver potuto prevedere niente
di quello che sarebbe successo e accaduto.
La porta della notte si è socchiusa davanti ai loro occhi.

- Ma tu chi sei?-

-Outis , Nessuno
sono l’ombra che vive fra il sole e il mare
il mostro immenso e spaventoso
con le fauci orrendamente spalancate
con la coda che sferza con violenza i flutti.

-Stai certo signore della morte che presto giungerà il tuo giorno
scomparirai nella costellazione dell’odio.
Il sole sarà già alto
e tu selvaggio, subumano e crudele centauro
sarai costretto per sempre al tuo esilio.

Antonetta Carrabs,  19 agosto 2017

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