Ninfa del sole
Gli Dei siedono
sulla luna che intreccia fili sottili
nel suono
dolce dell’aria
e il tuo
spirito si cela nel vento e nella luce
fin dentro
la corteccia odorosa dei cedri
nelle gemme
incise sulla terra per copiare il cielo.
Dea dei
monti, dei boschi, delle acque e delle sorgenti, degli alberi
Nereide,
Oceanina, Agrostina, Naiade, Oreade, Napea, Auloniade,
Driade e
Amadriade, Alseide, Meliade
tu, giovane
fanciulla dai capelli d’oro.
Le tue ali
si stendono rapide sul prato che nessuna falce ha raso
e nello splendore
verde delle acque
le costellazioni
danzano lievi tra l’erba, le foglie rosa
e i gigli
languidi e pallidi, fiocchi di vermiglia nutriti di rugiada.
Il ruscello
scorre sotto i ramoscelli fioriti delle pergole
scivola nel tuo grembo e danza con un
movimento dolce
sui sentieri d’erba e di muschio del giardino
sui sentieri d’erba e di muschio del giardino
che si apre
al sole e alla brezza del mattino.
I pergolati
d’alberi in fiore sono giuncati di margherite e campanule
sui prati di
Asfoledi nel giorno che declama fioretti
e tu, Ninfa,
chini il capo sui padiglioni bianchi
viola e
azzurri per proteggere le lucciole.
Il Paradiso è
in questo tuo meriggio
è nella
beatitudine dell’aria sottile
che solleva
la sua coppa odorosa alla gioia del sole
mentre le
nuvole erranti si muovono fra le sfere.
Simili a una
Naiade il bucaneve, la violetta, gli anemoni,
l’alto
tulipano e i narcisi, il mughetto, il giacinto viola e azzurro
e la rosa che
illanguidisce rivolta al bagno e giace nuda
la tuberosa,
il gelsomino e tutti i rari fiori del tuo giardino.
Ogni suono,
ogni odore, ogni raggio
muove come
giunco in una sola corrente
e nell’aria tutto
è beatitudine
crisalide
dimora nel cuore della quercia che ricama poesie.
(Inedito canto che dedico al giardino di Ninfa e alle persone che lo custodiscono e lo proteggono con amore. A.C.)
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