COCO CHANEL, la regina di Parigi
La forza si
costruisce sui fallimenti, non sui propri successi. Ciò che mi ha resa forte è
stato nuotare sempre controcorrente. (Coco Chanel).
Coco
Chanel, pseudonimo di Gabrielle Bonheur, nasce il 19 agosto del 1883 a Saumur, in Francia, da una famiglia
di venditori ambulanti. A 12 anni è orfana e viene allevata severamente in un
convento di Corrèze, circondata
dalle suore, dove imparò a cucire con i pezzi di stoffa avanzati dalle vesti, e
poco altro. Gabrielle dopo l’orfanatrofio iniziò a lavorare come sarta di
giorno e cantante di notte per i soldati, che le diedero il soprannome Coco e che
lei continuerà ad usare per tutto il resto della sua vita. Il suo sogno di
aprire a Parigi un negozio di moda si realizzò grazie all’ incontro fortunato, in un caffè di Moulins, con Étienne de Balsan, figlio di imprenditori tessili,
che la invitò a trasferirsi nel suo castello a Royallieu. Una relazione lunga durata sei
anni, che si
rivelerà un incontro più che fortunato per la stilista: Étienne non sarà solo
un amante, ma soprattutto il suo primo finanziatore.
E fu così che Coco realizza il sogno di apre,
a Parigi, il suo primo negozio in Rue de
Cambon, al numero 31. Sembrava
destinata a una modesta vita di provincia ma la sua genialità, il suo carattere,
il suo coraggio la resero celebre perché capace di rivoluzionare il concetto di
femminilità. Regale e generosa, impetuosa e collerica, rivoluzionaria, con i
suoi tormenti e le malinconie. Per rendere le donne più belle, libere e
moderne, disegna cappellini e inventa il tailleur: il modello più famoso fu il classico tubino nero, estremamente elegante e
portabile, perfetto per uscire la sera. Accorcia gli abiti, svela le caviglie,
libera il punto vita, elimina i corsetti, riporta in voga il jersey, i capelli
corti e la pelle abbronzata. Chanel chiude un'era e proietta la moda in un
nuovo secolo. La ragazzina arrivata dalle campagne dell'Alvernia, l'orfana di
Aubazine, diventa la regina di Parigi. Lo stile dei suoi abiti ha rappresentato nel ‘900 un
nuovo modello di donna.
Ha dedicato
la sua vita a disegnare abiti perfetti per queste nuove donne moderne,
rimpiazzando i capi poco comodi tipici della belle èpoque. “Prima di uscire, guardati allo
specchio e togliti qualcosa” è la citazione che meglio esprime la sua
regola di stile basata
sulla sottrazione.
Amica e mecenate di Picasso, Djagilev, Cocteau, Colette, Stravinskij. Si impose come figura fondamentale del fashion
design e della cultura popolare del XX secolo, fondando la casa di moda che
porta il suo nome. Amava leggere Sofocle, Proust, Virgilio, Rilke, Apollinaire
e Mallarmé, e poi Rabelais, Shakespeare, Baudelaire, Verlaine e Claudel.
Prediligeva la forma poetica nella sua
espressione onesta e sensuale del mondo, della modernità e dei sentimenti. Il
suo grande amore fu l’inglese Boy Capel, ricco e colto, colui che la iniziò
alla letteratura, all'Oriente e all'esoterismo. La loro storia finì bruscamente
con la morte improvvisa di Boy. Si racconta che fu la prima e unica volta che
videro Chanel piangere. "'O muoio
anche io' - dirà- 'oppure finisco quel che abbiamo iniziato
insieme'". Scelse di continuare ad occuparsi di Bellezza. Il trucco, come il
profumo, giocarono un ruolo
importante
per le donne alle quali si rivolgeva con la sua arte: “se siete tristi, truccatevi,
mettetevi un po’ di rossetto e attaccate” - “una donna senza profumo è una donna senza avvenire”:
il
suo Chanel N°5 che lanciò nel 1921,
rivoluzionerà totalmente il concetto di profumo.
Il 10 gennaio 1971, nella sua
suite all'Hôtel Ritz di Parigi, Gabrielle Coco Chanel si spegnerà all'età di
87 anni. Il suo ricordo resterà indelebile nel tempo perché è riuscita a cambiare per sempre la moda
internazionale e la concezione del corpo femminile. ( articolo pubblicato su LEI STYLE)
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