Mila Schön
Mila Schön è Maria Carmen Nutrizio. Nasce nel 1919 a Traù, in Dalmazia, un anno dopo la caduta dell'impero austro-ungarico. Ha soli tre mesi quando la famiglia lascerà la Dalmazia per trasferirsi a Trieste, dove la stilista vi resterà fino a diciott'anni. Il padre farmacista e proprietario terriero, la mamma era una Luxardo del maraschino di Lussinpiccolo, il fratello Nino giornalista, fondatore e direttore del quotidiano milanese "La Notte". Dopo aver sposato Aurelio Schön, un commerciante di preziosi veneto di origini austriache, Mila si trasferirà a Milano dove comincerà a disegnare abiti per le sue amiche, ricche signore della borghesia milanese. Nel 1958, in un periodo di grande cambiamento soprattutto economico, il suo primo piccolo atelier di alta moda in via San Pietro all’Orto. Ma il successo arriverà nel 1965 quando, su invito del marchese Giovanni Battista Giorgini, l'inventore della moda italiana, debutterà sulle prestigiose passerelle fiorentine del pret-à-porter di Palazzo Pitti. L’anno dopo inaugurerà la sua prima boutique milanese in via Montenapoleone 2 e conquisterà l'America dove le verrà conferito il Neimann Marcus Award, l'Oscar della moda per il colore. Mila Schön sarà la prima stilista italiana a sbarcare in Giappone. Le sue intuizioni, la ricerca artistica e la sua grande attenzione per il mondo dell’arte e della cultura, la porterà ad ispirarsi alle opere di Mondrian, Fontana, Klimt, Vasarely, Calder e Noland. I materiali ricercati, i tessuti e ricami preziosi in perline, paillettes e strass, l’utilizzo dei colori viola, del marrone e del ruggine contribuiranno a renderla un’artista geniale, promotrice e capofila di una nuova concezione dell’eleganza femminile; si distinguerà per le sue creazioni che diventeranno sinonimo di purezza e semplicità. Un’eleganza mai stravagante che fanno di lei una delle più importanti e apprezzate stiliste del panorama della moda internazionale, conquistando alcune delle donne più famose e meglio vestite del mondo fra cui Jacqueline Kennedy, Lee Radzwill, Ira Fürstenberg. "Io noto solo il brutto delle cose, eliminandolo rimane il bello" era questa la sua idea di Bellezza. Ha realizzato le divise per l'Alitalia e poi per l'Iran Air, conoscendo lo Scià Reza Palhavi e Farah Diba. Sarà famosa per i suoi double-face, per gli abiti da sera con gli inserti geometrici, per le gonne a pieghe "baciate", per la sua linea essenziale ma preziosa. Negli anni a seguire la griffe diventerà un piccolo impero fino al '93 quando, per il periodo di crisi, cederà al colosso giapponese Itochu, pur preservando alla sua fondatrice la parte creativa. Dopo Alessandro De Benedetti, oggi è la designer svedes Gunn Johansson la nuova guida della casa di moda del gruppo giapponese Itochu che ha deciso di puntare su capi classici e dalle linee pulite e morbide, con le maglierie in tessuti cashmere e dalle lane pregiate. L’obiettivo è quello di tornare alle origini, al dna del brand, rivisitato in chiave contemporanea, per esaltare il lavoro della sua fondatrice Mila Schön.
Commenti
Posta un commento