I nostri giorni incerti




Il ricordo di te reca il sigillo di un’anima 

che oggi ci parla dal cipresso equinoziale


la tua voce nell’aria è sui nostri cuori gonfi di tristezza

è incolmabile di fiori fra i campi rosa e i carpini

e le tue mani che non sanno più accarezzarci


silenzi e solitudini

e l’universo incolume che muta in ombra

poi un soffio sulla fronte nell’ultimo sentore del mattino

 

il pensiero va al tempo ch’eravamo ancora tutti

ma è l’amore che ci aiuta a vivere nei giorni incerti

e tu, mamma, passa sotto la nostra casa qualche volta.


 

 

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