Cristiano Minellono: la musica è finita e io, adesso, scrivo poesie.




Figlio d'arte, autore televisivo, paroliere, discografico. Ha scritto i testi delle canzoni italiane di musica leggera portate al successo da numerosi cantanti famosi: Adriano Celentano, Ricchi e Poveri, Domenico Modugno, Albano e Romina, Toto Cutugno, Mia Martini e tanti altri. Ha collaborato con i parolieri Luciano Beretta e Mogol . Per la televisione ha collaborato alla scrittura di testi di conosciute trasmissini televisive fra cui Beauty Center Show (1983), Premiatissima (1984), Una rotonda sul mare. (1989).

Attualmente vive a Triuggio, nella Brianza. Come mai -gli chiedo?
Non mi sposto da qui volentieri. Detesto la città, c’è troppa gente. Non amo le presentazioni, i cocktail party. La troppa gente mi infastidisce, la folla, le gomitate. No, preferisco la natura, la pace, il verde, la quiete del mio rifugio brianzolo.

E cosa fai durante il giorno? 
Leggo pochissimo, non voglio essere influenzato da nessuno; preferisco invece leggere le biografie dei grandi uomini al di là della loro appartenenza politica e al di là del bene e del male. Pur essendo un anarchico individualista, ho letto Il Capitale di Marx. Io non ho tempo da perdere per le persone che non valgono niente. Viviamo oggi in un periodo di oscurantismo dove anche la tv e il cinema sono sempre più al ribasso. In casa tengo la tv accesa ma senza audio.
Rispetto al passato, qual è il tuo pensiero sulla musica leggera, oggi?
I grandi parolieri non ci sono più. Una volta era tutto diverso, la musica leggera come la intendevamo noi, non esiste più, è morta. Oggi sono le multinazionali che la fanno da padrone. Le canzoni non restano nel tempo, dopo una stagione muoiono. E’ finita la discografia, è finita un’epoca. I ragazzi fanno rap, i programmi come Xfactor sono in mano alle multinazionali, sfornano personaggi che si esauriscono in fretta, che vengono lanciati dalle multinazionali che hanno ormai il dominio della discografia. Le grandi e storiche Case discografiche come Universal, Sony, Warrenn…è finito tutto. E questo anche a causa di internet che facilita di scaricare gratis le canzoni.Una volta era tutto diverso. L’editore italiano sceglieva i bravi parolieri e i bravi compositori, dava loro uno stipendio e la possibilità di vivere. Adesso il discografico è anche editore.

Hai scritto testi per tantissimi cantanti. Per i più grandi
Ho scritto testi quasi per tutti i più grandi cantanti. Io non ho studiato, ho soltanto conseguito la quinta elementare perché ho incominciato da subito a fare teatro e televisione. Sono un uomo che parla e scrive bene, ho un lessico acculturato.
Ho letto che hai scritto, qualche tempo fa, una lettera aperta a Celentano, dopo il suo concerto all’Arena di Verona. Gli contestavi il fatto che aveva ringraziato soltanto Mogol che era in sala, senza ricordare i due autori Beretta e Pallavicini che lo hanno reso celebre con I Ragazzi della via gluck e Azzurro. 

Celentano ti ha risposto?
Celentano è filtrato da sua moglie Claudia Mori, ormai lo sanno tutti. Per arrivare a lui bisogna passare necessariamente da lei.
Con quale cantante coltivi ancora una certa amicizia? E chi salveresti ancora?
Con Albano, naturalmente. Siamo molto amici. Un’amicizia inalterata nel tempo. Penso che Albano stia preparando con Romina la sua partecipazione al festival di Sanremo. Non so esattamente se saranno presenti come autori, dato che entrambi scrivono canzoni insieme al figlio Iari. Salverei Fausto Leali, Albano, De Cescenzo, Vandelli, Ramazzotti, Angelo dei Ricchi e Poveri. Sono tutti cantanti che hanno una grande personalità nella voce.
L’Italiano, cantata da Toto Cutugno, ricordo che fu criticata ferocemente dai giornalisti.
I giornalisti- critici musicali italiani sono i peggiori perché inesperti, non capiscono nulla. Sono raccomandati dai politici che li mettono a fare i critici musicali

Cosa consiglieresti ai giovani cantanti di oggi?
Di affidarsi ad un bravo paroliere e a un bravo produttore. Consiglierei loro di evitare di pensare che scrivere una canzone sia una cosa semplice. No, non è assolutamente così. Le canzoni di ieri non si dimenticano e restano nel tempo perché sono state scritte da bravi parolieri e promosse da bravi produttori.
Hai pubblicato un libro di poesie dal titolo “Io la notte scrivo”  Canzoni senza musica. E’ davvero così? La notte scrivi?
Si, è proprio così. Di notte amo scrivere. Parto da una frase e per magia, senza che me ne accorga, parte tutto. I miei testi si concretizzano inaspettatamente. Mi piace dire, con poche parole, tante cose. Non ho mai dedicato nessuna poesia ad una donna. Amo l'amore come valore assoluto. Sono innamorato dell'amore.


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