LE MISTICHE - Prima nazionale del Monologo per voce recitante e pianoforte




Sabato 16 ottobre ore 18,00 Reggia di Monza

Musiche di Rossella Spinoza – Testi di Antonetta Carrabs
Con Antonetta Carrabs e Rossella Spinosa

Una vera sfida al femminile quella della poetessa Antonetta Carrabs e della compositrice Rossella Spinosa: narrare una storia di Grandezza, al di là del Tempo e dello Spazio, nella Permanenza dell’Essere, in uno spettacolo in grado di raccontare il passato ma col linguaggio dell’oggi

“La parte musicale rappresenta la volontà di narrare in modo contiguo al testo, ma non invasivo, la drammaturgia più interiore di queste donne che son riuscite a travalicare, nel loro sapere ed essere, i tempi storico-cronologici noti. La ricerca timbrico-musicale portata avanti dall’autrice delle musiche originali per l’allestimento dello spettacolo, Rossella Spinosa, ha cercato di evidenziare una sorta di misticismo musicale, in cui – annullando le cesure dei generi – ha sfiorato le atmosfere di Hildegarda stessa, ma ha anche acceso il solipsismo del cromatismo più spinto, insieme alla eterogeneità dei colori e dei registri che lo strumento pianoforte era in grado di offrire. E così ne è venuta fuori una tavolozza di colori che, seppur variegata, non vuole perdere unità e compattezza. Una vera sfida al femminile, dunque, quella della poetessa Antonetta Carrabs e della compositrice Rossella Spinosa: narrare una storia di Grandezza, al di là del Tempo e dello Spazio, nella Permanenza dell’Essere, in uno spettacolo in grado di raccontare il passato ma col linguaggio dell’oggi”. – Rossella Spinoza


Il Medioevo fu la prima età storica in cui le donne raggiunsero un notevole grado di emancipazione sociale e culturale e cominciarono a porre le basi di quelle rivendicazioni di parità e uguaglianza che sono ancora oggi oggetto di battaglie. Le chiese, i conventi, le sedi vescovili divennero le officine della cultura dove si elaborarono nuovi linguaggi e ideologie. Ed è in questi luoghi che inizia per le donne occidentali, che la società antica aveva escluso dallo studio e dalla conoscenza, il lento cammino dell’emancipazione intellettuale. Sono donne che rifiutavano le tradizionali forme di vita religiosa, vivevano un’intensa vita interiore in piccoli nuclei ai bordi dei villaggi, non pronunciavano voti, erano più libere; si dedicavano al lavoro manuale, potevano tornare al mondo e sposarsi senza dover fornire una cospicua dote. La cultura religiosa è stata per secoli il viatico verso la cultura e quindi verso la filosofia soprattutto per le donne, che altrimenti ne sarebbero rimaste escluse. Sono i secoli della costruzione delle grandi cattedrali, monumenti supremi di una religiosità ormai avviata sul cammino della secolarizzazione. In questo contesto le donne, estromesse dalle gerarchie ecclesiastiche ed escluse dall’istruzione perché ritenute intellettualmente, moralmente e fisicamente inferiori agli uomini, fecero affidamento solo sul loro carisma religioso, mettendosi in evidenza come fautrici di un intenso misticismo. La scrittura religiosa era per loro l’unica modalità espressiva, avendo accesso alla lettura e alla scrittura. Lo stile della loro esperienza religiosa presentava atteggiamenti devozionali del tutto inconsueti che a volte lambivano il margine dell’eresia: estasi passionali, manifestazioni, visioni, turbamenti psico-fisici. Le loro lunghe pratiche di digiuno, di reclusione, di autoflagellazione sconfinavano nella magia e nello sciamanesimo. Esperienze fortemente estranee alle nostre vite di oggi. Il loro “entusiasmo”, il loro “essere in Dio” era fitto di mistero, ma era la loro via di conoscere, di amare e di stare al mondo, forse il loro modo di essere felici. Ma la loro voce anche se più isolata e repressa dai poteri forti, si è levata alta verso chi voleva confinare e normalizzare la loro scrittura.


La mistica più originale e affascinante del medioevo centrale europeo è senza dubbio Ildegarda di Bingen, tedesca, scrittrice, teologaprofetessa e musicista, (probabilmente la prima donna musicista della storia cristiana). Aristocratica e confidente di papa e imperatori, fiera sostenitrice della vicinanza al popolo. Il suo nome significa “guerriera che protegge“. Donna di potere, visionaria, filosofa e donna di medicina, scienziata e poetessa, umile e famosa in tutta Europa; anticonformista, e instancabile organizzatrice. Fondò il monastero benedettino di Rupertsberg.

Maria d’Oignies si dedicò ad una vita apostolica di castità e carità, lavorando in un lebbrosario. Nonostante le accuse di eresia, fu sempre molto ortodossa nelle sue convinzioni, tant’è che appoggiò con entusiasmo la Crociata contro i catari del 1209. Si racconta che avesse ricevuto le stimmate, ben 12 anni prima di San Francesco.

Caterina Benincasa, nella sua breve vita ebbe un ruolo centrale nella politica del suo tempo e nella storia della Chiesa. Si preoccupò di lavorare per la pace in un periodo di guerre e lotte e riuscì a convincere il Papa a fare ritorno a Roma, dopo il lungo periodo ad Avignone. La sua battaglia politica fece di lei un personaggio pubblico, una donna autorevole e di potere, una donna capace di sovvertire le gerarchie e di sfidare apertamente il mondo degli uomini.

Matilde di Magdeburgo
La più celebre fra le beghine giunte al convento cistercense di Helfta, presso Eisleben, l’Atene della mistica femminile tedesca di tutti i tempi, il luogo di alta spiritualità e ritrovo di grandi mistiche che trovarono alimento nella ruminazione quotidiana delle Scritture, fu senz’altro Matilde di Magdeburgo. Nella compagnia di donne straordinarie e nella pace del cenobio, scrisse opere tra le più belle della letteratura medioevale come: “Le Rivelazioni”, donandoci preziosi saggi sulla spiritualità monastica beghina.

ROSSELLA SPINOSA Diploma in pianoforte, clavicembalo, composizione, laurea in legge e musicologia; suona in tutto il mondo nelle sale più prestigiose, eseguendo molte opere nuove a lei stessa dedicate; collabora per anni con il Premio Oscar, Luis Bacalov, sino al momento della sua scomparsa. Scrive opere da camera, per orchestra, per la lirica ed il teatro, commissionate ed eseguite da orchestre italiane e straniere (Kyev Camerata, Orchestra I Pomeriggi Musicali, Orchestra del Teatro Vittorio Emanuele di Messina, Orchestra da Camera di Lugano, Lomza Philarmonia, Orchestra del Governatorato di San Pietroburgo, Orchestra Filarmonica Italiana, Gruppo di Musica Contemporanea di Lisbona, Dedalo Ensemble, Ensemble Risognanze…). Compone le musiche per il cinema muto (ad oggi oltre 100 titoli), per cineteche, teatri e orchestre. Suoi lavori sono editi dalla casa editrice Suvini Zerboni e Sconfinarte. Il suo primo cd monografico, edito da Stradivarius, è stato segnalato, il 9 gennaio 2021, tra i migliori 10 cd di musica nuova del Decennio 2011-2020, a firma di Mario Gamba de Il Manifesto, che ha definito Rossella come “pensatrice immaginifica”.

ANTONETTA CARRABS Poetessa, scrittrice, saggista, drammaturga. Direttore scientifico della collana di Poesia I Quaderni di PoesiaPress NemaPress edizioni. Giornalista iscritta all’Ordine dei Giornalisti della Lombardia. Promotrice culturale di numerose iniziative letterarie, di teatro, di poesia e rassegne letterarie. Responsabile per Il Cittadino di Monza e della Brianza della redazione Oltre i confini- Beyond Borders, il giornale dei detenuti dell’istituto di pena Sanquirico di Monza. Impegnata nel sociale, è presidente dell’associazione onlus Zeroconfini (www.zeroconfini.it) ha collaborato con i medici dei Reparti di Ematologia ed Oncologia Pediatrica degli ospedali San Gerardo di Monza e dell’Istituto dei Tumori di Milano, realizzando con i bambini, percorsi di poesia e di intrattenimento letterario.

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