ROMANO MADERA e "La pratica filosofica nella relazione"

 "Medicina e Filosofia, una relazione da scoprire" a cura di Milena Provenzi e Antonetta Carrabs. Venerdì 17 maggio il IV appuntamento con  il Filosofo Romano Madera,  Auditorium Pogliani Ospedale San Gerardo di Monza.


ROMANO MADERA: Professore ordinario di Filosofia Morale e di Pratiche Filosofiche presso l’Università degli Studi di Milano Bicocca; in passato ha insegnato anche all’Università della Calabria e all’Università Ca’ Foscari di Venezia. Fa parte delle associazioni di psicologia analitica AIPA (italiana) e IAAP (internazionale) del Laboratorio Analitico delle Immagini (LAI, associazione per lo studio del gioco della sabbia nella pratica analitica) e della redazione della Rivista di Psicologia Analitica. 


Fin dalle origini la filosofia si è presa cura dell’anima, un tema al centro dei filosofi che si sono alternati durante questo importante ciclo di conferenze. Ne La Repubblica di Platone conoscere l’anima significava conoscere il mondo che l’anima ripresentava, rappresentando e agendo in sé il mondo. La filosofia è sempre stata un modo di vivere, quel modo di vivere che riceveva la sua impronta dall’amore per la sapienza. È proprio l’originaria cura dell’anima la dimensione irrinunciabile perché una filosofia cerchi di compiere ancora oggi la sua vocazione. 


La pratica filosofica nella relazione, il tema che oggi. Il prendersi cura della vita nella sua normalità, con la sua narrazione della ricerca del senso e la piena integrazione dell’esistenza personale con la vita comunitaria. Cura nel senso di terapia ma anche nel senso di aver cura di qualcuno, di aiutarlo a crescere, di esserne responsabile. La cura e l’attenzione per il sé vanno quindi di pari passo con la cura e l’attenzione per gli altri e per la società. Questo tipo di pratica filosofica differisce da quella delle scuole antiche poiché non ci si riferisce ai dogmi di una scuola particolare, ma alle regole di comunicazione biografico-solidale proposte dal professor Madera che permettono di accostarsi alle diverse scuole filosofiche o dottrine religiose, selezionandole a partire dalle domande e necessità di ciascun percorso di vita. Ciò di cui la pratica filosofica deve prendersi cura è la vita nella sua normalità, nella precarietà del suo senso e nell’inconsapevolezza di questa precarietà. 


Il senso della pratica filosofica è nella realizzazione dell’individuo integralmente soddisfatto sia nella costituzione e nella crescita di società pacifiche e armoniche non attraverso un itinerario valido per tutti, ma attraverso la valorizzazione della differenza individuale. La cura e l’attenzione per il sé vanno, quindi, di pari passo con la cura e l’attenzione per gli altri e per la società.


A.Carrabs

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