Vincenzo Costa "Ansia e angoscia nella società in mutamento”

 


VENERDI 21 GIUGNO dalle ore 16.00 alle 19.00 - Auditorium E. Pogliani - Ospedale San Gerardo Monza il professor VINCENZO COSTA affronterà il tema: “Ansia e angoscia nella società in mutamento” Alla Casa della Poesia di Monza sono riservati 50 posti.
Per partecipare: pro.monza@tiscali.it
Nell'ambito del progetto di umanizzazione delle cure dell'IRCCS San Gerardo di Monza, il progetto consiste in un ciclo di incontri a cadenza mensile, con un previsto ospite per ogni evento sul tema medicina e filosofia: in una società in continua trasformazione i medici si trovano ad affrontare nuove criticità e nuove sfide. La tecnologia ha cambiato radicalmente le modalità di comunicazione con i pazienti, sempre più brevi e spesso a distanza. La pandemia, tuttavia, ha evidenziato il ruolo centrale che ancora riveste il rapporto umano, troppo spesso trascurato. La richiesta costante di efficienza e produttività ci pone di fronte ad un senso crescente di inadeguatezza e ci porta a dimenticare la centralità della relazione anche nel rapporto di cura. La riscoperta del legame tra medicina e filosofia, presente sin dalle origini della professione, può fornire un aiuto concreto in un mondo sempre più veloce ed alienante.
Le emozioni diventano le vie attraverso cui l’essere che esiste accede al proprio mondo (ricordandoci che la relazione che stiamo considerando è sempre quella di un Io per un Mondo) e al contempo accede a se stesso. “Le emozioni strutturano il nostro mondo in quanto apertura alle nostre possibilità”. In quanto sono le emozioni, cioè nel momento in cui ci troviamo a rinarrare l’incontro con il mondo, esse ci indicano che qualcosa sta accadendo nella nostra esistenza. “Grazie ad esse si manifestano le possibilità che ci invitano a prendere posizione, a definire chi vogliamo essere” L’emozione è il riverbero della nostra nuova situazione esistenziale, il modo in cui ci sentiamo all’interno dell’ambiente del possibile che si è dischiuso intorno a noi. Essere nel mondo significa essere emotivamente intonati, ma vi sono momenti della storia personale e collettiva in cui la tonalità emotiva che aveva aperto un certo mondo e aveva sostenuto una certa strutturazione del Sé dilegua. Nelle tonalità emotive negative ciò che mi viene sottratto non è l’oggetto (la donna che amo non mi ama), ma mi viene sottratta l’esistenza in quanto tale. Nella depressione non c’è più nulla che mi tocca, quindi viene meno, secondo me, la funzione centrale nella psiche umana, quella che lancia il soggetto nel futuro cioè la volontà.




RELATORE: Vincenzo Costa: Vincenzo Costa è professore ordinario alla Facoltà di Filosofia dell’Università Vita-Salute San Raffaele, dove insegna Fenomenologia (triennale) e Fenomenologia dell’esperienza (biennio magistrale). Si è laureato in filosofia all'Università Statale di Milano con lode. Dopo la laurea ha ottenuto una borsa per l’estero presso l’Archivio-Husserl di Lovanio (1991-1992) e in seguito un dottorato presso l’Università Cattolica di Milano (1992-1996). È stato ricercatore di Storia della filosofia presso l'Università Cattolica di Milano e ha insegnato Storia della filosofia e Filosofia teoretica negli anni 2001-2005. Nel 2005 è divenuto Professore associato di Filosofia teoretica presso l’Università del Molise e professore ordinario nel 2014. MODERANO: Milena Provenzi: Medico psichiatra, responsabile Day Hospital, Fondazione IRCCS San Gerardo dei Tintori; Antonetta Carrabs: Giornalista.

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