Mosso da solo amore
Bambino che ti dava la mano
a te
Madre mi volgo di tutta gratitudine
ho liberato l’amore alla riva del
cielo
e riposo quieto con il mio cuore
sazio
vegliato dalle stelle.
Mi percorre un tremito dolce.
Risuona un’eco laggiù dove spunta
il crepuscolo agli amanti
ed è lì che ritrovo l’inquietudine
ma sarà l’erba salubre a risanare
ogni mia ferita
allora io figlio e padre, forte e
amante
mi sveglierò nel sogno di lietezza,
tra amore e gioia
commosso e accolto nel lungo e
profondo sorso di canto lieve
che spira sulla terra per nuove
nostalgie
con le mani colme attenderò
ogni preghiera
perché penetri a fondo nella mia
anima
per ogni beatitudine eterna
incomincerò una danza nuova nei germogli
di cielo
e fedele attenderò il destare di ogni
boccio
di ogni fiore
mosso da solo amore per la vita
attenderò che mi cada tra le mani
il significato dell’alto senso del
mistero dell’amore
adagerò nel calice il mio cuore perché
non si spezzi
e potrà fiorire in più belle
campagne
colmo alla radice del miracolo
della Bellezza
nell’altrove, dove dimorano gli Angeli.
Antonetta Carrabs inedito
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