ALAIN DELON e ROMY SCHNEIDER

L'attrice tedesca Romy Schneider avrebbe compiuto 80 anni il 23 settembre del 2018.

Alain Delon il bel tenebroso con occhi di ghiaccio, commosso, si è presentato con il suo assistente senza avvisare i giornalisti, nella redazione del quotidiano francese

Le Figaro con un messaggio da pubblicare in occasione del suo anniversario: AdChoicesRosemarie Albach-Retty detta Romy Schneider avrebbe 80 anni oggi, domenica 23 settembre. Chi l'ha amata e la ama ancora le rivolga un pensiero. Grazie. Alain Delon".
 
Alain, uno dei volti simbolo del cinema francese, seducente e dal destino tragicamente segnato, ha alle spalle un’infanzia difficile. Nasce a Sceaux, nella regione dell'Île-de-France, l'8 novembre 1935. I genitori si separano quando lui ha quattro anni. Cresce solitario e selvaggio nei collegi, sviluppando un carattere ribelle e intemperante. A quattordici anni lascia la scuola e lavora nella macelleria del nuovo compagno della madre. A 17 anni si arruola come paracadutista nel corpo di spedizione francese in Indocina e nei cinque anni trascorsi in Oriente colleziona 11 mesi di prigione per indisciplina. Tornato in Francia, lavora come cameriere del bar Colisée e poi come scaricatore a les Halles, ai mercati generali di Parigi.  Nel maggio del 1957, in vacanza a Cannes, viene avvicinato da Henry Wilson, che lavora per la 20th Century Fox il quale gli chiede: “Vuole fare del cinema?” Con L’amante pura, il suo primo film da protagonista, nel 1958, conosce Romy Schneider "il grande amore della sua vita, il primo, il più forte e più significativo".
Lei ha vent’anni, lui 23 ed è solo all'inizio della sua carriera cinematografica. Il 22 marzo 1959 sul lago di Lugano, nella casa dei genitori di Romy, ufficializzano la loro relazione che durerà quattro anni. In poco tempo la coppia diventa la più famosa e amata dal pubblico ma non si sposeranno mai. Dopo un periodo piuttosto turbolento, la loro storia d’amore finisce nel 1963. Alain conosce, nel frattempo, Nathalie Barthélemy che diventerà la sua futura moglie e madre del suo primogenito, Anthony.  “Le donne della mia vita sono quelle che ho amato, che mi hanno amato e alle quali devo tutto quello che sono” ha sempre dichiarato il bello del cinema. Tutto quello che ho fatto nei film, l'ho vissuto veramente. Avrei potuto diventare un maquereau, uno sfruttatore di prostitute a Pigalle: un tempo diverse ragazze erano pronte a lavorare per me…sono caduto nel cinema grazie alle donne che si sono innamorate di me…sono stato molestato dalle donne, ma l'ho accettato e sono stato felice. La differenza con l'eterno rivale Jean-Paul Belmondo è che io sono un attore, lui un commediante. Io vivo i miei ruoli, lui ha studiato recitazione. Oggi vive solitario con un gatto e un cane a Douchy, nel cuore della foresta della valle della Loira. Ha avuto 50 cani nella sua vita ma ha un rapporto speciale con Loubo. 35 dei suoi cani sono sepolti nella sua proprietà, ad ognuno di loro una lapide. Quando arriverà il momento vorrà essere sepolto nella sua cappella, con i suoi cani.

 
Delon scrive a Romy una struggente lettera d’amore. E’ il 29 maggio 1982. Romy dorme nel letto della sua casa, al numero 11 di rue Barbet de Jouy, a Parigi  “Ti guardo dormire. Sono accanto a te, mia Puppelé, Bambolina E penso che sei bella, e che forse non lo sei mai stata così tanto. Per la prima volta nella mia vita – e nella tua – ti vedo serena, in pace. Come sei calma, come sei bella. Sembra che una mano abbia dolcemente cancellato dal tuo viso tutte le angosce. Ti guardo dormire. Penso a te, a me, a noi. Di che cosa sono colpevole? Ci si pone una domanda simile davanti una donna che si è amata e che si ama ancora. Arrivavi da Vienna e ti aspettavo all’aeroporto di Parigi con un mazzo di fiori che non sapevo come tenere. Mi sono perdutamente innamorato di te. E tu ti sei innamorata di me. Mio Dio, come eravamo giovani, e come siamo stati felici. Poi la nostra vita, che non riguarda nessuno se non noi, ci ha separati. Mia Puppelé, ti guardo ancora e ancora. Voglio divorarti di sguardi. Riposati. Sono qui, vicino. Ho imparato un po’ di tedesco, grazie a te. Ich liebe dich . Ti amo. Ti amo, mia Puppelé”.

 

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