GIORNATA MONDIALE DELLA POESIA a MONZA
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L’Unesco riconosce il valore della poesia come simbolo della creatività della
mente umana. La poesia contribuisce all’espansione della nostra comune umanità
e aiuta a rafforzarla, a renderla più solidale e più cosciente di se stessa. Le
voci che trasmettono la poesia contribuiscono a valorizzare la diversità
linguistica e la libertà d’espressione. Collaborano nello sforzo mondiale a
favore dell’educazione artistica e alla diffusione della cultura. Ogni cultura
ha la propria arte poetica e la utilizza per trasmettere conoscenze, valori
socioculturali e una memoria collettiva che rafforza il mutuo rispetto, la
coesione sociale e la ricerca della pace.
La poesia ha la capacità di unirci, indipendentemente dalle origini o
dal nostro credo, per mezzo di quello che di più profondo ha l’umanità>> Irina Bokova,
direttore generale dell’UNESCO
Sono nata il ventuno a primavera
ma non sapevo che nascere folle,
aprire le zolle
potesse scatenar tempesta.
Così Proserpina lieve
vede piovere sulle erbe,
sui grossi frumenti gentili
e piange sempre la sera.
Forse è la sua preghiera. Alda Merini
La Casa della Poesia di Monza si pone lo scopo di incoraggiare il ritorno alla tradizione orale dei recital di poesia, promuoverne l’insegnamento, per ripristinare un dialogo tra la poesia e le altre arti come il teatro, la danza, la musica e la pittura, avvicinare le persone, creando un elevato valore sociale, dare alla poesia la capacità di comunicare i valori più profondi delle più diverse culture.
ma non sapevo che nascere folle,
aprire le zolle
potesse scatenar tempesta.
Così Proserpina lieve
vede piovere sulle erbe,
sui grossi frumenti gentili
e piange sempre la sera.
Forse è la sua preghiera. Alda Merini
Il 21 marzo di ogni anno, nel primo giorno di
primavera, si celebra la Giornata
mondiale della poesia,
istituita dall’Unesco nel 1999 e celebrata per la prima volta il 21 marzo 2000. L’obiettivo
della giornata è quello di valorizzare il ruolo dell’espressione poetica nella
promozione del dialogo interculturale, della comunicazione e della pace. Proprio per questa sua caratteristica, la poesia è diventata patrimonio
dell’UNESCO: perché in grado di andare oltre i confini, le lingue e le
differenze, salvaguardando le lingue in pericolo con la
possibilità di essere ascoltate, parlate e studiate.
La Casa della Poesia di Monza si pone lo scopo di incoraggiare il ritorno alla tradizione orale dei recital di poesia, promuoverne l’insegnamento, per ripristinare un dialogo tra la poesia e le altre arti come il teatro, la danza, la musica e la pittura, avvicinare le persone, creando un elevato valore sociale, dare alla poesia la capacità di comunicare i valori più profondi delle più diverse culture.
Il 21 marzo
2019 nella GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA POESIA daremo vita, nella splendida
Piazza Duomo di Monza, ad un Reading di poesia. L’iniziativa si realizza in
collaborazione con il TEAROSE DELI. Conducono Antonetta Carrabs e Ettore
Radice.
I poeti che hanno aderito all'iniziativa: SILVIA MESSA - IRIDE ENZA FUNARI -
ALESSANDRO PORTO - MICHELE FIERRO - CARLOTTA OGGIONI - JAKOB PANZERI - AGNESE COPPOLA - SUSAN MOORE -
ROSSANA BACCHELLA - ANNA MARIA GALLO - PAOLA PERFETTI - GIULIA OCCORSIO
- LUCA MELZI - PATRIZIA VARNIER - MARGHERITA
BONFILIO - GRAZIO PELLEGRINO -
CLAUDIA GAETANI - GIOVANNA CIMINO - FINA
QUATTROCCHI- MATTEO RUSCONI - ROSARIA
MUNAFO'- ANNA MARIA RITA DAINA - GIOVANNI GASTEL
JR - STEFANO K. - GIOVANNA
BARNOFFI - ANNAMARIA
CITINO - GIUSY GUARINO -GIAN PIERA SIRONI - MARINA
MASOTTI - UMBERTO
BARBERA - ANNA
VERCESI - ANGELA (Previti) CAPRINO - ALESSANDRO
VILLA - KIM DE RENZIO - SIMONA
MARABESE
E fu a quell’età… Venne la poesia
a cercarmi. Non so, non so da dove
uscì, da quale inverno o da fiume.
Non so come né quando,
no non erano voci, non erano
parole, né silenzio,
ma da una strada mi chiamava,
dai rami della notte,
d’improvviso tra gli altri,
tra fuochi violenti
o ritornando solo,
era lì senza volto
e mi toccava.
Io non sapevo che dire, la mia bocca
Io non sapevo che dire, la mia bocca
non sapeva
nominare
i miei occhi erano ciechi,
i miei occhi erano ciechi,
qualcosa batteva nella mia anima,
febbre o ali perdute,
quella scottatura,
scrissi la prima linea vaga,
vaga, senza corpo, pura
sciocchezza,
pura sapienza
di chi non sa nulla,
e vidi d’improvviso
il cielo
sgranato
e aperto,
pianeti,
piantagioni palpitanti,
l’ombra perforata,
crivellata
da frecce,
fuoco e fiori,
la notte travolgente, l’universo.
Ed io, essere minimo,
Ed io, essere minimo,
ebbro del grande vuoto
costellato,
a somiglianza, a immagine
del mistero,
mi sentii parte pura
dell’abisso,
rotolai con le stelle,
si sciolse il mio cuore nel vento.
(Pablo Neruda)
si sciolse il mio cuore nel vento.
(Pablo Neruda)
''... DA SOLO SONO NAUFRAGATO, NEL POSTO PIU' BELLO... NELLA POESIA...DOVE C'E' SEMPRE TEMPO PER UNA CAREZZA...''
RispondiElimina(IL POETA DELLA PENNA VERDE) Grazio Pellegrino
Un grazie alla poetessa ANTONETTA CARRABAS.