La Facciata del Duomo di Monza è ritornata all'antico splendore
La facciata del Duomo di Monza è ritornata alla luce dopo un lungo
periodo di restauro. Libera dalle impalcature, la grande ruota del rosone di
Matteo da Campione è un miracolo di bellezza, nella sua cornice circolare
incorniciata da formelle traforate, con mascheroni, fiori e stelle, con le
guglie e le sei statue di santi. Questa meravigliosa cattedrale medioevale, dedicata
a San Giovanni, intreccia la sua storia con quella della città di Monza di cui
è cuore e simbolo. La sua facciata a bande bicrome bianco-nere ha riacquistato
la nitidezza dei colori primari e sembra tutto un dipinto. Una storia lunga oltre 1400 anni quella del duomo
monzese, che rimane una delle più importanti istituzioni ecclesiastiche dal
valore inestimabile. La prima chiesa fu fatta erigere dalla regina Teodolinda
come cappella palatina del suo palazzo Reale monzese, residenza estiva della
corte longobarda. La riedificazione del Duomo risale al Medioevo, all’anno 1300
e si colora di leggenda: la rifondazione, secondo
Bonincontro Morigia si lega all'apparizione miracolosa di Teodolinda e di S.
Elisabetta al prete Francesco da Giussano; la sua ricostruzione fu un'operazione
insieme religiosa e politica per affermare il dominio dei nuovi signori sul
contado e sostenere le devozioni locali, recuperando la tradizione regale
longobarda.
E’ inevitabile, se parliamo del Duomo di Monza, non
ricordare la cappella degli Zavattari, il prezioso esempio di opificio del quattrocento
che custodisce. Le 45 scene di vita di
corte della regina Teodolinda, restaurate di recente, hanno riportate alla luce
la bellezza dei dipinti. Impossibile sfuggire al fascino del dettaglio,
delle giunture fra una scena e l'altra di affresco, le tracce d'oro, le
sfumature dei colori. Il risultato è straordinario, un benchmark nella
storia dell'arte italiana. Ed è un’antica luce ad illuminare la regina che
rivive, oltre i secoli, nella memoria del mondo. Il Duomo l'accoglie in sé, fra
le statue, l'altare luminoso, le preghiere sommesse dei fedeli e il tripudio
dei colori delle pareti fra un coro d'angeli e la musica lieve dei cherubini in
festa.
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