Monza, due poetesse, due voci femminili in tempi di Lockdown



Carmina dant panem. Il poeta latino Orazio si lamentava del fatto che la poesia non porta il pane. Ma quanto è stata salvifica la poesia in questi giorni di pandemia! Molti sono stati i poeti che, in questo tempo sospeso, hanno miscelato versi: una miscela che profuma di bellezza, di futuro, di natura, di sogni, ma anche di sofferenza. Le poetesse Iride Enza Funari e Silvia Messa ci regalano manciate di versi che sanno di germinazione, preziose come biade nei granai. Ci parlano di nuvole in attesa di ritrovarsi libere per “affogare e riemergere nell’azzurro amante” di chiaroveggenza che, tesa all’’odore di primavera/apre ferite, squarci di verde/umori nella terra secca…di silenzio che raggiunge il suo senso più alto quando è la natura a richiamarci alla vita, mentre lontana si sente una sirena.

 

L’indifferenza delle nuvole. di Iride Enza Funari

Immobili o in continuo movimento/ogni mattina il risveglio è affrescato/da quell’angolo di cielo, che mi racconta dell’umore della terra./Sepolta in silenzio di giorni/il quotidiano, inerte, andare/talvolta è turbato dalla vostra indifferenza: nuvole./Intravedo un sorriso ironico estendersi, nel brulicare di superbi nugoli/che dipingono la celeste sfera./Eppur, anche se così belle/nello sguardo sconsolato/parete un esercito di spose abbandonate all’altare./In segreto so che anche voi/per soddisfare la vostra vanità/aspettate trepidanti il chiassoso riandare per le strade./Così anch’io vorrei gettarmi fra le vostre braccia./Affogare e riemergere nell’azzurro amante./Sentirmi nuovamente libera

 
 
 
Chiaroveggenza di Silvia Messa
Così, un inciso nella tela/lo spiraglio nel sipario/una fessura, un taglio/proprio dietro gli occhi dove filtra luce eccessiva/e si vede strano, oltre la vista/dove non vedono gli altri/si vede poco, s’intravede/quello ch’elegantissima solitudine/ovatta e poi disvela./L’odore di primavera/apre ferite, squarci di verde/umori nella terra secca./ Lì, trascorre lo scoiattolo/l’impronta del fauno, /l’odore divino di generazione/e il nostro fragile, intriso di paura./Nella trama sfrangiata, la malia d’essere ancora./Oltre, le piaghe annunciate/l’epilogo di tutto e il quando. (25 febbraio 2020)

Il silenzio ha senso di Silvia Messa
Il silenzio ha senso/solo se ci passa dentro/il profumo dei giacinti/questo raggio di sole/nel rosmarino, il richiamo/del codibugnolo, rumori/di vita del palazzo./Lontana, una sirena. (17 marzo 2020)

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