Margherita di Savoia, nel 170esimo della nascita
Onde venisti? Quali a noi secoli
sí mite e bella ti tramandarono?
fra i canti de' sacri poeti
dove un giorno, o regina, ti vidi?
Dall’Ode “Alla Regina” – G. Carducci
In vista dell’8 marzo, Giornata internazionale della Donna, Il Parco Letterario Regina Margherita e Parco Valle Lambro rendono omaggio a Margherita di Savoia, alla regina che amava la poesia, la letteratura, la musica; con la passione per le auto, i cavalli, gli aeroplani, la montagna (fu la prima donna a scalare il Monte Rosa, una delle più alte vette delle Alpi). Amatissima dal suo popolo e dotata di grande fascino, grazie al quale seppe raccogliere intorno alla monarchia l’élite culturale e artistica del tempo. Non c’è da stupirsi, quindi, se anche un poeta considerato antimonarchico come Giosuè Carducci non seppe resistere all’ Eterno femminino regale: quel “pasticcio da obnubilamento piccolo-borghese tra erotico e politico-ideale”, dove si legge che la regina “si muove e cammina musicalmente con certe pause wagneriane” e che gli valse la feroce definizione “di gonne regali umil lecchino”. La celebre ode Alla regina d'Italia (“Onde venisti?/ Quale a noi secoli/ sì mite e bella ti tramandarono/ …) gli costò l’accusa di essersi “convertito” alla monarchia.
……Dal grande altare nival gli spiriti
del Montebianco sorgono attoniti,
a udire l'eloquio di Dante,
ne' ritmi fulgidi di Venosa,
dopo cotanto strazio barbarico
ponendo verde sempre di gloria
il lauro di Livia a la fronte
de la Sabauda Margherita,
a voi, traverso l'onde de i secoli,
di due forti evi ricantar l'anima,
o figlia e regina del sacro
rinnovato popolo latino.
«Benché (...) compirà
60 anni il 20 novembre 1911, è ancora una delle più eleganti donne in Italia.
Nessun’altra conosce meglio l’arte di come valorizzarsi al massimo e di come
mantenere la propria bellezza. La sua carnagione e la sua figura sono ancora l’invidia
della società italiana. Sua Maestà si occupa poco della vita di corte e, dalla
morte del marito, ha dedicato gran parte del suo tempo al lavoro filantropico
per tutta l’Italia. Infatti è guardata dal popolo di quella Nazione, nella
stessa luce in cui si guarda la regina Alessandra (consorte di Edoardo VII, re
d’Inghilterra, scomparso il 6 maggio 1910, ndr) in questo Paese. La simpatia
per il suo stato di vedova è unita all’ammirazione per la forza con cui ha
affrontato la tragedia della sua vita» scrisse di lei Fanny Salazar Zampini.
Antonetta
Carrabs
Poeta, scrittrice, saggista, giornalista pubblicista. Dirige
la collana I Quaderni di PoesiaPress, per la Nemapress edizioni. Promotrice culturale di iniziative teatrali, di poesia e di rassegne
letterarie. Presidente e fondatrice di Zeroconfini Onlus, de La Casa della
Poesia di Monza, dell’associazione Monza Regale, della
Consulta di Monza e della Brianza. Co-direttore-artistico della rassegna culturale Mirabello Cultura. Fondatrice e presidente del Centro di Ricerca e Studi
Durini e del Festival Europeo delle Lingue
Dialettali e Minoritarie. Responsabile dei Laboratori di poesia Ernesto Cardenal. Dirige "Beyond Bordes
- Oltre i confini", il giornale dei detenuti del carcere Sanquirico
di Monza. Docente di scrittura creativa presso l’Università del Tempo Libero di
Biassono. Redattrice per LEIStyle,
Ora, Voi e Il Punto Notizie. Ha
collaborato con i medici dei Reparti di Ematologia
ed Oncologia Pediatrica degli ospedali San Gerardo di Monza e
dell'Istituto dei Tumori di Milano, realizzando con i bambini percorsi di
poesia e di intrattenimento letterario.
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