Il niente…. poi la luce
Ricevo questo dono meraviglioso da una persona detenuta nella Casa Circondariale di Monza.
Mi accompagnano lungo i percorsi del niente anime palesate
con volti che non esistono
mi accompagnano verso il vuoto anime spente
che mi portano al
precipizio frastagliato e doloroso dell’angoscia
inchiodato a vecchi muri con arpioni intrisi di dolore
mi accompagna nel viaggio all’inferno la sofferenza dell’anima
tessuta dall’ordito dell’angoscia
poi una luce… arriva accompagnata
da un viso radioso
con esso speranza e conforto
è medicina che placa le amarezze dell’animo
medicina che allevia i dolori del cuore morente di chi le sta di fronte
dona un sorriso e quasi ci si dimentica delle sofferenze
che da tempo attanagliano l’anima.
E’ forte l’emozione che arriva dalle sue parole
parole nate nel cuore e maturate nell’animo
di chi ha deciso di donare del tempo
a chi, privato degli affetti più cari, d’un tratto è divenuto
povero
a chi, nel cammino della vita, si è trovato a sorseggiare lacrime amare
sono parole meravigliose le sue
parole capaci di ricucire le pagine della vita di chi è stato
strappato alla vita
parole, che come musica aurea portano sinfonia al teatro della vita
parole che illuminano il cielo anche quando il sole si spegne
parole che riparano i vetri rotti nei cuori maltrattati dal dolore
parole che come raggi di sole alleviano le tristezze del vivere
nelle intemperie
parole che custodiscono con forza una luce nel cuore che aiuta ancora a sognare
parole che riportano colori e profumi nei giardini
divenuti grigi dove ora si coltiva solo sofferenza e dolore
parole che rappresentano pace nell’ansietà, coraggio nel timore
sollievo nella sofferenza, conforto nell’afflizione.
Parole che sono fiori sbocciati tra le vecchie mura di un luogo senza tempo
dove crescevano solo spine.
- (G. A.)
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