ALDA MERINI, ombre e ciclamini - Giornata mondiale della salute mentale - Monza
“È la vita che ci dà un senso, sempre che noi la lasciamo parlare, io il male l’ho accettato ed è diventato un vestito incandescente. È diventato poesia. È diventato fuoco d’amore per gli altri”.
A. Merini
Mercoledì 23 ottobre
alle ore 18.00 presso il teatro Binario 7 di Monza sala Picasso, sarà portato in scena un concerto letterario
di grande impatto emotivo che affronterà il tema del disagio mentale e porterà alla luce le
più belle poesie di ALDA MERINI. L'iniziativa, organizzata da La Casa della Poesia di Monza in
collaborazione con l'assessorato al Welfare e Salute del Comune di Monza, sarà l'occasione per una riflessione collettiva sulla salute mentale, sul concetto di esclusione e inclusione, sulla costruzione della nostra società e sul significato stesso della malattia e della cura.
L'ingresso è libero su prenotazione: eventi@lacasadellapoesiadimonza.it
Interventi:
MILENA PROVENZI Psichiatra
ci parlerà dell'importanza della tutela della salute mentale perchè il
benessere psicologico diventi un diritto per tutti. Importante promuovere una
cultura attenta al benessere psicologico di tutte e tutti, indipendentemente
dalla propria identità di genere. “La psichiatria ha vissuto diverse
evoluzioni, la paura e la tendenza ad allontanare il diverso hanno portato ad
un isolamento dei pazienti psichiatrici, prima rinchiusi nei manicomi e in
seguito oggetto di stigma e pregiudizio. Il trattamento di queste patologie passa
anche attraverso il tentativo di inclusione e di valorizzazione dell’unicità,
al fine di superare le barriere che caratterizzano la nostra società.”
- M.
Provenzi Psichiatra Fondazione IRCCS San Gerardo di Monza
ELISABETTA MOTTA Saggista
ci accompagnerà a riflettere sul valore della poetica della poetessa Alda Merini
Le liriche di Alda Merini, in particolare della
Terra Santa
e di
L’altra verità
.
Diario di
una diversa
, ci proiettano nella realtà manicomiale con i suoi aspetti più oscuri e
infernali, soprattutto quello dell’umanità e della dignità negate al malato mentale,
nel buio generato dall’esclusione, dell’emarginazione:
la violenza fisica e mentale
perpetrata dal personale ospedaliero, l’elettrochoc come punizione/correzione, le
umiliazioni subite, il sovradosaggio di psicofarmaci.
Eppure, è proprio in questo
inferno “coi ginocchi piegati/ e le menti aguzzate dal mistero” che sono germinate
le sue più belle poesie.
I testi delle sue raccolte ci ricordano dunque la resilienza
dell’animo umano di fronte alle difficoltà e alle barriere. La sua è una testimonianza
potente della forza della poesia nel dare voce alle esperienze più profonde e
complesse della vita e della mente umana.
"Le liriche di Alda Merini, in particolare della Terra Santa e di L’altra verità. Diario di una
diversa, ci proiettano nella realtà manicomiale con i suoi aspetti più
oscuri e infernali, soprattutto quello
dell’umanità e della dignità negate al malato mentale, nel buio generato
dall’esclusione, dell’emarginazione: la violenza fisica e
mentale perpetrata dal personale ospedaliero, l’elettrochoc come
punizione/correzione, le umiliazioni subite, il sovradosaggio di psicofarmaci. Eppure, è proprio in questo inferno “coi
ginocchi piegati/ e le menti aguzzate dal mistero” che sono germinate le sue
più belle poesie. I testi delle sue
raccolte ci ricordano dunque la resilienza dell’animo umano di fronte
alle difficoltà e alle barriere. La sua è
una testimonianza potente della forza della poesia nel dare voce alle
esperienze più profonde e complesse della vita e della mente umana."
ANTONETTA CARRABS Poeta
leggerà le più
belle poesie di Alda Merini
il Maestro VINCENZO ZITELLO ci
regalerà l'incanto della musica dell'arpa.
A partire dalla metà del Novecento Alda Merini è diventata una delle voci più “alte” della poesia. Ha vissuto il dolore del manicomio e dei 46 elettroshock. La voce della vita arriva prima di quella dei poeti che invece di interrogarsi sul perché del male e del dolore li accettano, trasformandoli in versi: “io il male l’ho accettato ed è diventato un vestito incandescente. È diventato poesia. È diventato fuoco d’amore per gli altri”. Il dottor Enzo Gabrici, lo psichiatra che l’aveva seguita durante gli anni del manicomio, ritiene che l’atto creativo della scrittura sia stato per Alda il “balsamo” del suo dolore. La sua inclinazione artistica, a lungo soffocata dai problemi della vita quotidiana, aveva trovato modo di manifestarsi permettendole di ritrovare un proprio equilibrio e un posto di tutto rispetto nella società.
"Nelle malattie mentali la parte primitiva del nostro essere, la parte strisciante, preistorica, viene a galla e così ci troviamo a essere rettili, mammiferi, pesci, ma non più esseri umani. Così la mia bellezza si era inghirlandata di follia, ed ora ero Ofelia, perennemente innamorata del vuoto e del silenzio, Ofelia bella che amava e rifiutava Amleto....mio marito non veniva mai a trovarmi. Ogni giorno mi appostavo davanti all’ingresso e mi accoccolavo per terra, proprio come una geisha, e aspettavo per ore che lui si facesse vivo. Poi, vinta dalla stanchezza, e con le lacrime agli occhi, tornavo nel mio reparto” Ti aspetto e ogni giorno/mi spengo poco per volta/e ho dimenticato il tuo volto./Mi chiedono se la mia disperazione/sia pari alla tua assenza/no, è qualcosa di più:/è un gesto di morte fissa/che non ti so regalare. La Merini ha attraversato il Novecento subendo tutte le umiliazioni che quel secolo ancora imponeva a chi soffriva di disturbi mentali.
Il complesso periodo
storico che stiamo vivendo ha ancor di più sottolineato l’urgenza di mettere
al centro la tutela della salute mentale, partendo dalla promozione di
azioni di prevenzione dedicate alle fasce di popolazione più giovane. Affinché
il benessere psicologico e la salute mentale diventino un diritto per tutti, è
necessario innanzitutto renderli di interesse per tutti.
" Il vero inferno è fuori, qui a contatto degli altri, che ti giudicano, ti criticano e non ti amano” - scriveva la poetessa tornata al mondo."
Commenti
Posta un commento