GIORNATA NAZIONALE OSPEDALI STORICI - 13 ottobre Monza
Domenica 13 ottobre sarà celebrata in tutta Italia la 3ª Giornata Nazionale degli Ospedali Storici italiani. Tutti gli Ospedali della rete ACOSI, l’Associazione Culturale Ospedali Storici Italiani, apriranno al pubblico i propri spazi monumentali offrendo ai visitatori visite guidate e concerti gratuiti. Tra questi anche la Fondazione IRCCS San Gerardo dei Tintori di Monza, forte dei suoi 850 anni di storia, con l’Ospedale Vecchio ex Umberto I di via Solferino 16. Lo scopo della giornata è la valorizzazione del patrimonio ospedaliero nazionale e la divulgazione delle storie degli istituti di cura. La finalità è quindi quella di stabilire e raccontare i rapporti tra Ospedale e Comunità, nella storia, nel presente e nella progettazione futura. L’iniziativa del 2024 ha come tema “L’Ospedale e la Città”. Nello spirito dell’Associazione, l’evento vuole valorizzare importanti storie dei singoli ospedali declinando tutto quello che la parola ospedale esprime: la dimensione architettonica (e urbanistica), quella artistica (ricchezza del patrimonio), quella storica (ospedale come valore identitario della città) e quella sociologica (la città ha lì il luogo dove i cittadini sono nati e sono morti).
A Monza, nella sede di via Solferino, il programma prevede alle 15 l’intervento del prof. Vittorio Sironi, storico e antropologo, dal titolo “L’Ospedale e la Città”. A seguire un melologo per voce sola, “L’Ospitale Umberto I”, testo e voce di Antonetta Carrabs, accompagnato alla chitarra da Laura Arcari e al violoncello da Silvia Lazzarotto, grazie alla Casa della Poesia di Monza. Infine, una passeggiata tra i padiglioni con un approfondimento sulla figura di Giovanni Rajberti, medico e poeta, a cura del prof. Michele Riva, docente di Storia della Medicina all’Università degli Studi di Milano-Bicocca. Rajberti, originario di Monza, ha mantenuto un legame profondo con la città durante tutta la sua vita. Oltre al suo contributo in ambito medico, Rajberti è noto per il suo impegno letterario, in particolare come poeta e saggista, esprimendo nelle sue opere un’attenzione particolare per la salute pubblica e il benessere delle persone, temi che trovano radici anche nel contesto culturale monzese del XIX secolo.
“L’Ospedale ex Umberto I ha un inestimabile valore sotto tutti i punti di vista - sottolinea il presidente della Fondazione IRCCS San Gerardo dei Tintori Claudio Cogliati -. La scelta di ambientare l’iniziativa di ACOSI in via Solferino non è casuale. Vogliamo ricordare ai cittadini di Monza e della Brianza tutta, che c’è attenzione per il futuro di questo che è stato uno storico ospedale, di proprietà, ora dell’IRCCS. Simbolo di cura e assistenza per la comunità locale, rappresenta un patrimonio culturale e sanitario di grande valore. Prosegue infatti la definizione dell’Accordo di Programma, frutto di un lavoro congiunto tra le istituzioni locali, l’IRCCS, Comune, Regione Lombardia, mirato a valorizzare la struttura attraverso interventi di riqualificazione e ristrutturazione. La nostra intenzione è quella di trasformare l’ex ospedale Umberto I in un centro “polifunzionale” che possa offrire servizi socio-sanitari innovativi ed ospitare il Comando Provinciale dei Carabinieri, preservando al contempo il valore storico dell’edificio. Questo progetto non solo garantirà un miglioramento dei servizi socio-sanitari offerti alla popolazione, ma avrà anche un impatto positivo con nuove opportunità in particolare di recupero di aree da destinare a verde pubblico comunale. Ringrazio tutti coloro che stanno contribuendo a questo importante obiettivo e sono entusiasta di intraprendere insieme questo percorso verso un nuovo capitolo per l’Ospedale ex Umberto I di via Solferino, con la certezza che il suo futuro potrà essere all’altezza della sua storia”.
ACOSI
L’Associazione Culturale Ospedali Storici Italiani (ACOSI) è un’associazione culturale no profit nata nel 2019 tra Aziende Sanitarie ed Ospedaliere, IRCCS, Musei ospedalieri di storia medico-sanitaria, in possesso di significativo patrimonio artistico, storico, culturale ed architettonico, che coniugano la propria tradizione di cura e assistenza con azioni di conservazione, valorizzazione e promozione del proprio patrimonio artistico e culturale.
Coniugare il binomio “Arte e Cura” è la sfida degli ospedali storici presenti in Italia, facendo convivere e prosperare due realtà: quella sanitaria e quella storico-artistica. La cura del corpo deve essere associata a quella del benessere spirituale dell’individuo. La bellezza, l’arte e la storia aggiungono precipua valenza alle attività ospedaliere, soprattutto all’interno di strutture sanitarie in grado di perpetuare nei secoli la propria vocazione assistenziale. L’obiettivo di ACOSI è quello di condividere tra le aziende ed enti associati problemi e soluzioni utili ad affrontare al meglio questa sfida e di attuare le migliori pratiche inerenti alla conservazione, gestione e valorizzazione del patrimonio storico, artistico, medico-scientifico, culturale e architettonico in essi racchiuso.
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