COLMAR, un grande brand italiano


Nel 1923 per volontà di Mario e Irma Colombo nasce la Manifattura Mario Colombo & C;  con il nome Colmar si racchiuderà il cognome e il nome del suo fondatore: COLombo MARio. Si racconta che la parola Colmar fu incisa su un pacchetto di sigarette in una serata tra amici, in un bar di Monza. Durante i primi decenni in cui l’azienda monzese produsse cappelli e ghette in feltro di lana, la città di Monza contava 35mila abitanti attivi, di cui 12mila impiegati nell’industria del cappello la cui produzione si aggirava intorno ai due milioni di capi in un anno. Erano i primi anni del novecento, la città era conosciuta nel mondo come la “città del cappello”. Negli anni a seguire, resi difficili dalla crisi del ’29 in cui la situazione socio-politica italiana influì negativamente sull’imprenditoria, l’azienda Colmar decise di dare una svolta alla sua produzione dedicandosi agli abiti da lavoro che realizzò con uno speciale cotone trattato, adatto anche ai pionieri dello sci come Leo Gasperl, il primo testimonial del Thirring con il mantello che si gonfiava sulla schiena e somigliava a un’ala di pipistrello. Dopo la seconda Guerra Mondiale, in cui il nostro Paese si ritrovava a vivere grandi difficoltà economiche, Colmar vincerà l’appalto per la produzione di giacche sahariane per la Legione Straniera francese; si specializzerà poi nell’abbigliamento sportivo con una particolare attenzione agli indumenti da sci altamente tecnici e qualificati. La notorietà del brand arriverà con la collaborazione alla Federazione Italiana Sport Invernali che darà all’azienda l’incarico di vestire la squadra italiana di sci alle Olimpiadi del 1952; il brand contribuirà a fare la storia dello sci nel vestire le squadre nazionali di sci alpino, di sci nordico e altre discipline come il bob e lo slittino. Importante la relazione (che rimarrà fino al 1992) con la Federazione Italiana Sport Invernali (FISI), con il Pool Italia, il team di aziende supplier della squadra, ma soprattutto con i suoi campioni, uno su tutti: Zeno Colò. Dal desiderio del campione di ricercare capi sempre più performanti e da un’intuizione di Irma, nascerà la “guaina Colò”: la giacca che indossò nel 1952 nella discesa delle Olimpiadi di Oslo; il capo rimarrà in collezione fino agli anni ’70 e contribuirà al riconoscimento universale del marchio nel mondo dello sci che diventerà sport nazionale grazie alle vittorie di tanti campioni come Gustav e Roland Thoeni, Piero Gros, Paolo De Chiesa, Helmut Schmalzl, Fausto Radici, Herbert Plank, Erwin Stricker, Tino Pietrogiovanna. Nel 1999 l’apertura del primo negozio monomarca in Francia, nell’esclusiva Megeve, a seguire una lunga serie di negozi a Milano, Parigi, Londra e nelle più note località sciistiche come Cortina, Courmayeur, Kizbuehel, Chamonix e tante altre. Col tempo il brand si è diversificato grazie anche alla realizzazione di capi alla moda: nel 2009 nascerà Colmar Originals, una nuova linea destinata ai giovani. Nel 2011 Colmar diventerà il fornitore ufficiale della F.I.S.W. (Federazione Italia Scinautico e Wakeboard) per tre anni. L’azienda è diventata nel tempo l’orgoglio nazionale e monzese grazie anche alle sue radici che competono e vincono sulla scena internazionale perché fortemente motivate, sostenute e sospinte in una crescita costante, ricca di valori maturati nel tempo e divenuti sempre più profondi nel succedersi delle generazioni.

( articolo pubblicato sul  numero di dicembre di LEIStyle)


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