Due acrobati con il cane di P. Picasso

Erminio, durante la sua detenzione a Monza, descrive Due acrobati con il cane di P. Picasso


"Un ragazzino e un uomo con un cane. Il ragazzino con la tuta ginnica circense è magro. Ha i capelli corti e neri, lo sguardo perso nel vuoto. Con la mano destra accarezza il cane sulla testa. Il suo gesto è spontaneo, automatico e il cane si lascia dolcemente accarezzare. L’uomo Arlecchino ha lo sguardo perso nel vuoto, gli occhi tristi e pensierosi, un sacco sulle spalle con dentro tutto quello che ha. Il paesaggio è triste e desolato con due miseri arbusti e il tratteggio di una casa. I colori sono cupi, 
malgrado qualche tocco di colore dell’abito di Arlecchino. Tutt’intorno si respira un’atmosfera di miseria e di povertà e un’infinita tristezza nei loro occhi. "

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