Isabella Morra
Isabella Morra
(1520 – 1545)
Nel 1545 Isabella Morra venne barbaramente assassinata da tre dei suoi sette fratelli, con cento coltellate. La tragedia si consumò tra le inorridite mura del castello semidiroccato di Valsinni (Matera).
Crudele è la mia sorte!
E’ scritto nel sole e nel colore di questo luogo d’erba
nel silenzio della notte che trabocca sui
torrentisui sipari d’aria
tra i salici che si velano di brina
fin sotto i ciuffi d’erba di Favale.
Il tuo soffio è pianto in questo mio punto di origine
dove io prolifero di inquietudine.
Oh libertà! Di me, da me.
Mi disvelo nell’imo di tutte le mie cellule
e sono crisalide fra le chiome inquiete degli alberi.
Avvampo nei frammenti dei miei dilaniamenti
col gemito continuo di un roveto in fiamme.Questo mio mal superbo è necessario?
Come posso?
Come posso alleviare la presa dei suoi
artigli?
Lo sento
è nella mia umana finitezzaapproda nelle tenebre smarrite
nelle anse del fiume che si sfilaccia a valle.
E io mollico stordita dal desiderio
mi incendio ancora al sole sul mio stelo
e aspetto di fiorire in un sussulto.
Colma del mondo
mi nutro di polline col suo umidoree collimo di ambrosia.
In me. Infinitamente in me
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