Siena si leva nel canto
Siena! Amo questa città, amo la sua gente, le crete, i borghi e la sua eterna luce.
Si lanciano nel bianco incipiente dell’aria
ed è subito una fiorita d’ali.
Tagliano libere
in quel vorticare più antico di ogni tempo
il silenzio della tua vivente eternità.
Nel desiderio d’altitudine
il ritmo è segnato dall’antica genitura
là dove il fato preannuncia agli sguardi
la solenne traversata degli uomini
fra terra e cielo.
fra terra e cielo.
La calura oggi è più spessa di tempo e di memoria
e precipita fibrillando nelle tue gole
in quel pullulio incandescente di senso
che si leva nel canto
luminosamente.
Siena!
Ti vedo fumigando sotto l’antica cenere
in quella tua ritornata anteriorità
che rimbalza lontana
sulle crete
oltre i tuoi campi sciolti
oltre i tuoi campi sciolti
e poi si annida negli occhi dell’anima del mondo.
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