Sono viva.
Via via che il respiro cresce
la trattengo nello spazio
la alimento con il suo primo tralucere della notte
e ricompongo a tratti
quella sua totalità
che ancora gioca fra monti e nubi.
Il fiume si prepara al suo grande viaggio
vena, dopo vena.
Lasciami solitaria
fino a quel canto
lungo il vento che passa sugli astri
e si diffonde nel presagio della prossima battaglia.
Distinguo i suoi vessilli
ravviso i cavalieri ai margini del campo
ascolto il suo compiovere sulla radura nuda
e riprendo la mia cavalcatura nella pioggia
Il virgulto dei cavalli
si perde nell'odore di frumento della primavera.
Sono viva!
La vita mi raggiunge con la sua squilla d'armonia
s'infuoca dalle origini
e mi tiene sveglia nel suo profondo commovimento.
E' un brivido nuovo
distillato nel soliloquio della sua raggiera
nella sua verità.
E mi guarda...
nel suo ricominciamento.
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