La Madonna col Bambino


 
 

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Parmi vederti a me venire
Madonna in bianca veste
e altra dolcezza più non sentii
sul cuore in traversata.

Di celeste Tua letizia ognuno s’empie
mentre Tu, d’amor gentile
l’aria governi col Tuo canto
che di luce vermiglia, il ciel dipinge.

Come divina stella appari
Madre
fiorita nel volto Tuo di rose
splendente di tepore
e lieve nell’ali di faville.

Nel secolo nostro
il sole non si leva e la luna non riposa.

Concedi la pace
fra le mura dell’altrui gente
che di rogi e avversità fuggono la vita
e di artigli feriscono ogni bene.
                                                     Antonetta Carrabs

 
Cappella del Voto di SIENA
Dalla cupola, ci si sposta al transetto di destra, dove si apre la cappella del Voto che accoglie un'immagine carissima alla città di Siena, che, anche nel Medio Evo, era fortemente immersa nel culto mariano: La Madonna col Bambino ora attribuita a Dietisalvi di Speme. Attorno a questo culto, dell'icona della Madonna con il Figlio, si è costruito il più bell'intervento barocco della città, per volere di Papa Alessandro VII e per mano di Gian Lorenzo Bernini, incaricato dell'opera nel 1660.
Al Bernini e alla sua enorme maestria dobbiamo le due sculture che aprono la cappella: La Maddalena, vero virtuosismo barocco, e San Girolamo. La cappella è a pianta circolare con otto belle colonne di marmo verde antico che, si dice, furono fatte portare qui da S. Giovanni in Laterano. Ai lati dell'immagine sacra, posta dentro una teca retta da due angeli dorati e sormontata da due putti e dallo stemma pontificio, pregevoli le statue in marmo di San Bernardino e Santa Caterina, di Ercole Ferrata e di Antonio Raggi.

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