Per Antonetta

Andrea fa parte della redazione Oltre i Confini, il giornale del carcere di Monza che dirigo da oltre un anno che ogni due mesi viene  pubblicato dal Cittadino di Monza. Le sue parole sono per me commozione profonda. Grazie.
 
 
Nell' oscurita' popolata carceraria arriva lei, fiore spumoso
effervescente giglio scarlatto
sul volto un sorriso che nasce da una fonte cristallina
tutto il suo essere è un paniere inesauribile di stimoli
una lista infinita di attività

le bocche solitamente cucite albeggiano ed emettono suoni
recupera l'utilità da ciascuno di noi
spezza trasversalmente  la geografia
illumina coi dardi argentati zone di desolata ombra cieca

la sua creatività non è casuale non la conserva in cantina
ha una geometria e simmetria definita, un origine precisa
è capace di tessere nuove identità con il suo telaio
dotare di significato il domani

dai suoi raggi sbocceranno spighe
ha riempito il muro di volti
recuperato dalla stiva della terra sentimenti anchilosati.

custode della primavera
ha risvegliato dal letargo persino "Bonato"
ritagliato da occhi affogati smeraldi e diademi
ci fa librare in volo
onora i sentimenti trovandogli spazio nella cattedrale

ha fatto tornare il battito alla speranza strangolata
allevia la profondità del tempo e ci innalza con la sua passione
fiamma quotidiana per solo dovere d'amore.

Andrea

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