La potenza dell' AMORE

 

«Per dir la verità, Erissimaco,» cominciò Aristofane, «io avrei in mente di fare un discorso diverso da quello tuo e di Pausania. Io credo, infatti, che di tutta questa potenza dell’Amore, gli uomini non se ne siano accorti per niente, altrimenti gli avrebbero innalzato templi grandiosi, altari, gli farebbero sacrifici magnifici e, invece, nulla di tutto questo mentre sarebbe la prima cosa da fare. Nessuno come lui, tra tutti quanti gli dei, è amico degli uomini, viene in loro aiuto, cerca di curarne i mali, la cui guarigione, forse, sarebbe la più grande felicità del genere umano.
 
A tratti ardito amore
mai timido amore
ora doloroso amore
talvolta oscuro amore
e poi subito amore.
 
Ho rotto gli ormeggi di questo mio tempo inesorabile
e vado nel sole dopo la buona pioggia
fino al prossimo gorgo che pulsa in ogni filo d’erba.
Il giorno si è appena disteso.
 
Lo dischiudo nella notte insieme alla luna
e mi raduno nel suono della tua tempesta dolce
per assaporarne il senso
nel silenzio e la sua albescenza.
 
Attendo la tua ombra che mi spinge fra le case
lungo la via
nella poca luce che si mescola ai rami bagnati
nel vento che solleva i mei capelli.
 
Il ritmo della pioggia continua
preme sui declivi erbosi
si scinde dietro agli alberi, leggero
fino al primo seme, fino al  nuovo giorno.
 
Celebro il desiderio di te nel cielo che gronda dei suoi azzurri
nel formicolio d’albe
nell'armonia del verso di un poeta
in una coppa di vino color amaranto.
E così sei qui.

Un tuo piccolo gesto mi sfiora le mani
mentre vieni incontro alle mie maree.
Siamo accanto, assottigliati
nel nembo d’aria
fino al nuovo incendio.
 

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