Il nostro futuro verso l'Arcadia

La paura del contagio di questi giorni vede il mondo costretto a rallentare il suo corso ed è sempre più forte il desiderio di poter riprendere al più presto i nostri tempi di normalità e di serenità. .


 Il poeta greco Esiodo descrisse ne "Le Opere e i giorni" il tempo dell’età dell'oro in cui regnavano felicità, tranquillità e abbondanza, un periodo di un’aurea stirpe di uomini mortali dai quali discesero gli dei dell'Olimpo. E’ il mondo idilliaco e sognante dell’Arcadia, quel mondo sereno dove tutto è natura coi suoi bucolici paesaggi silvestri; è un luogo di fuga dove le atmosfere magiche delle ninfe e dei satiri, i paesaggi mitologici dei centauri, dei sileni, delle oreidi e driadi, possono essere rifugio in questi nostri giorni funesti. 
E con questi miei versi bucolici che cantano l’Arcadia, il mio auspicio nell’attesa di tempi migliori dove risiede il Bene.

Verso l’Arcadia

vorticosamente
nel soffio della tu
Ora che raggia la giornata
il mondo riappare dietro la sua feritoia
su questa terra graffiata dall'uomo e la sua maschera di sale

è un'eco nell'entrotempo cristiano che arriva tracimando
con la paura e il disappunto della storia
nell'ansia che traccia i suoi fili tesi lungo le grandi stelle biologiche

Nulla è perduto
gli Dei siedono sulla luna a vegliare sul mondo
fin dentro la corteccia odorosa dei cedri
nelle gemme incise sulla terra per copiare il cielo

 
le loro ali si stendono rapide sul prato dove nessuna falce potrà radere
nello splendore verde delle acque
dove le costellazioni danzano come lucciole tra l’erba, le foglie rosa
e i gigli languidi e pallidi, fra i fiocchi di vermiglia nutriti di rugiada

il ruscello scorrerà sotto i ramoscelli fioriti delle pergole
e tutto intorno la corrente molle scivolerà nel suo grembo
sui sentieri d’erba e di muschio del giardino
per aprirsi al sole e alla brezza del primo mattino

i pergolati d’alberi in fiore saranno giuncati di margherite e campanule
belle come Asfoledi, nel giorno che declama fioretti
e formeranno padiglioni bianchiviola e azzurri per proteggere le lucciole

e sarà nell’aria sottile che solleveremo la speranza alla gioia del sole
mentre le nuvole erranti si muoveranno fra le sfere
ogni suono, ogni odore, ogni raggio muoverà come giunco in una sola corrente
e nell’aria tutto sarà futuro

una crisalide dimora nel cuore degli uomini all’ombra della quercia che ricama poesie.

Marzo 2020



 

 


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