La voce di mia madre siede nel suo angolo


















Straducole a mezz’aria
e la tua voce sospesa nel silenzio
sopra i campi
sulle siepi intorno al melo
nell’aria che profuma già di menta.

Tendo il viso
seguo la luce che si sposta
e si spinge dove fiotta l'ombra
veglio sulla via che si perde tra i casali
e balugina sul sentiero
che mi porta alla tua vecchia casa.

Il fumo del camino sale pigro
si leva tra i rami che crepitano taciti
di fronda, di fronda.
la corriera sosta nella piazza
e ronza ancora gocciolante di pioggia.

Il lume lampeggia in un vicolo
si appanna
e la voce di mia madre siede nel suo angolo
la chiudo nella stretta della mano
per non tradirne la memoria.

Sono riflessa nello specchio dei miei vent'anni
la mente in rispondenza col passato non dimentica
io l'accolgo a fiore d'erba
e fisso il punto nella mira del ricordo
a cielo aperto.

Chi può dirlo qual è il giusto tempo?

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