Mi credevo compiuta!




 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
La litania del mio canto entra nell’ombra
fin dove il verde della terra termina
fin sotto le mura della mia città
dove le muffe lacerano i grovigli dei rami.

Vibra sui campi di senape
fa tremare il silenzio della mente
con la sua moltitudine irrequieta
di rimandi e poi prolungamenti.

Oltre il limite, tra nero e chiarità
nell'uomo e la sua storia
fin dentro la parola
in un sussulto.

Nella pausa della notte sospesa al suolo
un’intemperanza d’amore mi disorienta il cuore.

Questa voce non regge all’urto
cela ancora i suoi tormenti
lungo tutta la sua significazione

Mi credevo compiuta!

 

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