Per amore di me





















L’aria sfiorisce e imbruna la notte
appesa sui rami molli di pioggia
e io giunco sottile
attingo nel ricordo la mia sete.

Risalgo  lungo i campi 
e inciampo a strappi fra straducole di tempo
dove branchi di uccelli
a fiotti s’abbattono nell’aria.

Poi riprendo il fiume e il luogo sotto i tuoi vecchi casamenti
ascolto i miei passi sulla ghiaia
mentre guardo il volo che si snida nell’aria 
come sciame fuori dal suo nido.

In quella opacità d’aria e luce
mi sfoglio dei miei rami e avvampo
nell’oscillamento delle tue miriadi fiorite.


 

 








Il desiderio si smaglia coi suoi risvegli
trasmigra
fino al culmine di questo mio subitaneo struggimento.

Per amore di me
ritrovo la mia guerra e la mia voce nella primavera del mare
ravviso della mia profondità
sussulto
mi distacco dal tuo nido
m’infrango nel tutto delle acque
e nell’altezza del mio tempo.

Strapazzo gli echi delle voci
e scendo nell’affanno del vento.

E’ come è sempre
il vicolo di casa che mi accoglie.
Mi profilo nel tuo seme e piego a fondo.

Di là, da fuori
la luce azzurra verminosa biancheggia la riviera.                         

 

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