Richard Gere e Cindy Crawford


Richard Gere, l'ufficiale gentiluomo, l’uomo più sexy della storia del cinema, l’attore, l’attivista, impegnato in mille battaglie per il sociale, ha sposato lo scorso aprile nel suo ranch, vicino a New York, Alejandra Silva. E’ la sua terza moglie, dopo Cindy Crawford e Carey Lowell. E’ spagnola ed è più giovane di lui di 35 anni. “Ci siamo conosciuti a Positano nel 2014. Mi sembra di vivere in una favola. Senza dubbio, mi sento la donna più fortunata del mondo. Lui è l’uomo più umile, sensibile, affettuoso, attento, divertente e generoso che abbia mai conosciuto” racconterà lei, mentre Richard, con i suoi 69 anni, è convinto di essere “l’uomo più felice del mondo. Ho sposato una donna intelligente, sensibile, impegnata nel sociale, divertente, paziente, capace di perdonare. E’ anche una gran cuoca che prepara le insalate migliori del mondo!”.
 
Richard Gere nasce nel 1949 a Philadelphia da una famiglia numerosa, con ben cinque figli. La tromba, il suo primo strumento che ha imparato a suonare, grazie a suo padre, poi la chitarra e il pianoforte.  Mi ha insegnato mio padre. Non è un professionista ma suona con un tale trasporto che ti fa venire da piangere. Con sua sorella Susan, oggi psichiatra a Boston, si divertiva da bambino a recitare, ballare e cantare. Progettavano insieme, dopo cena, spettacoli per intrattenere i fratelli e i genitori. Una volta al college, oltre agli studi di filosofia, incomincia a recitare in vari spettacoli teatrali coltivando la passione per il teatro e il cinema. Ha sempre sostenuto che su un palco si può anche fare finta, la distanza dal pubblico aiuta, ma quando la cinepresa è a pochi centimetri dalla tua faccia, se menti, il pubblico ti «sgama» immediatamente. Con i suoi film ha fatto innamorare le ragazze di almeno tre decenni. Oggi ha i capelli bianchi e continua ad essere uno degli uomini più affascinanti al mondo. Le donne? Per me rimangono un mistero totale. I suoi successi al cinema arrivano negli anni ottanta con American Gigolo, Ufficiale e gentiluomo, a seguire Pretty Woman e Chicago che ne ha decretato l’ennesimo rilancio.
 
Attraverso il buddismo ha percepito la possibilità di trovare una via che liberava dalla sofferenza; ha più volte affermato di essere rimasto attonito davanti alla vastità dei due universi: quello delle stelle e quello che sta in ciascuno di noi e che ci aiuta a capire chi siamo. Lo scorso anno è intervenuto al convegno "Mindscience of Reality" organizzato dall'Università di Pisa e dall'Istituto Lama Tzong Khapa dove ha parlato del senso e del fine della religione buddista. Non crede nei cambiamenti nel corso della vita, ma è convinto che si diventi sempre più simili a se stessi. Dice di essere sopravvissuto a molte difficoltà, di aver incontrato tanti ostacoli nella propria vita, ma di aver trovato il modo di aggirarli, superarli, saltarci sopra, passarci sotto: ha fatto qualunque cosa, bastava che funzionasse! Ma è estremamente convinto che se avesse incontrato le terribili difficoltà che hanno colpito alcune delle persone che ha conosciuto tramite il Dalai Lama, probabilmente avrebbe gettato la spugna.
 
Loro sì che non hanno mollato mai. Il mito dell’amore fra Richard Gere e Cindy Crawford fece sognare numerosissimi fan. Erano belli, innamorati, amatissimi. Era il 1991, l’anno delle nozze, quando sfilarono mano nella mano sul red carpet degli Oscar. Lei allora 25enne, all’apice della carriera, in abito rosso, magnifica, lui fascinoso sex symbol, in smoking.  Fu così che conquistarono le copertine patinate. I paparazzi li inseguirono ovunque, eleggendoli coppia simbolo degli anni Novanta. Nel 1995 l'addio. Oggi, a poco più di 20 anni dal divorzio, sono tornati ad essere due estranei come ha raccontato la Crawford in Becoming, il libro che si è regalata per i suoi 50 anni. Ero giovane, non avevo la più pallida idea di quanto fossi giovane, però lo ero. Avevo 26 anni quando ho sposato Richard.  Un matrimonio durato sei anni, ma è stato come essere stati sposati solo per due anni.
 
C'è un rapporto amichevole, ora, ma per me è tornato ad essere Richard Gere, come uno sconosciuto perché non ci vediamo molto. Credo che parte del problema della nostra relazione fosse che non siamo mai stati amici, come dei pari. Io ero giovane e lui era Richard Gere. Di lei lui dirà: L'ho sposata perché non volevo perderla, ma non abbiamo avuto un matrimonio perfetto.

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