In fuga dalla radice di noi




 
 
La terra si socchiude alla radice
nell’ombra dei silenzi che odorano di fiori
ed è là che ritrovo le mie tracce
in quell’aria verde
che spira lenta e chiama il buio.

L’ora è quell’ora che indugia nell’inquietudine
arriva col suo canto
invade il volo delle lucciole
mentre io sono preda della luce
nell’ansia della pioggia sottile.

Mi levo nel tuo respiro
io
e mi smarrisco nelle acque del fiume
insieme al sole.

Noi

identità di corpi appena sospesi
di là dal tempo
oltre quest’attimo che occupa lo sciame degli anni.

Corpi che si sollevano tremiti
mentre cercano il filo del vento
in un solo destino
che punge più profondo.

Di noi un’aspra voce.
serro i denti  oltre  questa ressa nel cuore
e prendo la via dei monti.

In fondo alla via un grido di bambini
s’aggira
stranisce in un turbine chiaro
nel freddo controluce del giorno.

E io in fuga
dentro il mio fuoco indefinibile
in  fuga dalla radice di noi
interminabile
nel suo perfetto amore.

  

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